04.09.2025

Dal BIM al cantiere: l’integrazione digitale per un’edilizia efficiente

Dal BIM al cantiere: l’integrazione digitale per un’edilizia efficiente
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04.09.2025

Dal BIM al cantiere: l’integrazione digitale per un’edilizia efficiente

  • 1. L’evoluzione del BIM: da disegno a linguaggio condiviso
  • 2. Oltre il modello: le tecnologie che potenziano il BIM
  • 3. I vantaggi del BIM
  • 4. Alcuni casi di successo
  • 5. Conclusioni
  • 6. Key takeaways

Avete mai affrontato la sfida di far 'parlare' tra loro sistemi e impianti di fornitori diversi?

Con il BIM, anche il mondo dell’edilizia ha iniziato a parlare la lingua dei dati, permettendo a progettisti, impiantisti ed esperti di innovazione di ragionare per la prima volta in termini di efficienza, sostenibilità e previsione già in fase progettuale. Ma come superare la proliferazione di software di progettazione chiusi e massimizzare gli effetti della collaborazione fra le diverse professionalità coinvolte?

Oggi, grazie al principio dell'OpenBIM, basato su standard comuni come IFC, la coprogettazione diventa davvero integrata, superando le barriere tecniche e permettendo a tutti i soggetti coinvolti di dialogare senza frizioni con l'intero edificio. Con vantaggi concreti nella gestione del cantiere.

L’evoluzione del BIM: da disegno a linguaggio condiviso

La digitalizzazione dell’edilizia non è una possibilità futura: è una necessità presente

Negli ultimi anni, il mondo delle costruzioni ha assistito a una trasformazione silenziosa, ma profonda. Tecnologie come il Building Information Modeling (BIM), l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e i sensori IoT stanno ridisegnando il modo in cui progettiamo, realizziamo e gestiamo gli edifici. E al centro di questa rivoluzione c’è un principio chiave: l’integrazione digitale.

Il BIM è spesso percepito come un software per il disegno in 3D. In realtà, è molto di più: è una metodologia che permette di coordinare digitalmente tutti gli attori coinvolti nel ciclo di vita di un edificio, abilitando una progettazione collaborativa e integrata.

Dalla modellazione architettonica alla simulazione impiantistica, dal calcolo energetico alla manutenzione predittiva, il BIM è lo strumento che permette ad architetti, ingegneri, installatori e committenti di lavorare in tempo reale, riducendo margini di errore, ritardi e incomprensioni.

Un obbligo normativo che spinge all’innovazione

Il Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023, aggiornato dal D.Lgs. 209/2024) ha decretato l’obbligo del BIM per gli appalti pubblici sopra i 2 milioni di euro, spingendo progettisti e imprese verso un’accelerazione dell’adozione. Ma la norma, più che un vincolo, si è rivelata un’opportunità per innovare processi storicamente poco digitalizzati, aumentando competitività, trasparenza e controllo.

Una nuova frontiera per il mondo dell’edilizia, a cui partecipano anche Telmotor e Diginnova con una serie di soluzioni hardware e software integrabili ai modelli BIM e una expertise che permette di dialogare al meglio con progettisti, impiantisti e committenti per progetti di innovazione in qualunque ambiente.

Le piattaforme BIM e gli standard per l’OpenBIM

Dalla nascita della tecnologia BIM, sono state diffuse diverse piattaforme che permettono di creare, gestire e condividere modelli digitali in modo collaborativo, ognuna con le sue peculiarità. Ecco alcune delle piattaforme più diffuse:

  • Autodesk Revit si distingue per la modellazione architettonica e impiantistica integrata;

  • Graphisoft Archicad è apprezzata per la facilità d’uso e la gestione di progetti complessi in ambito architettonico;

  • Bentley OpenBuildings è particolarmente indicata per le infrastrutture e gli edifici pubblici;

  • Trimble Connect, Dalux e BIMcollab facilitano il lavoro in cloud, il coordinamento tra team e la gestione dei clash.

Strumenti innovativi che sono già in uso dai progettisti, ma che si stanno diffondendo sempre più anche fra impiantisti, committenti e specialisti di innovazione, garantendo interoperabilità tra tutti gli operatori, ma all’interno della stessa piattaforma.

Per rendere massimamente efficiente il modello BIM in una logica “open”, allora, non bastano più software evoluti, ma anche nuovi standard che garantiscano la collaborazione al modello di tutti i soggetti coinvolti, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata. Al momento, gli standard comuni più diffusi sono:

Grazie all’utilizzo di questi formati, i modelli OpenBIM stanno trovando sempre più spazio anche fra impiantisti e tecnici, che possono dare un valido supporto già in fase progettuale, pianificando il cantiere in ogni fase prima ancora di posare il primo mattone.

Attraverso la simulazione dei diversi sistemi e di come interagiscono tra loro, è possibile testare un singolo ambiente o l’intero edificio in uno spazio virtuale, per rilevare in anticipo errori e complessità di posa in opera, riducendo i costi e i ritardi in fase di cantiere.

Oltre il modello: le tecnologie che potenziano il BIM

Per essere pienamente efficace, però, il BIM non dovrebbe essere utilizzato solo in fase di prima progettazione, ma può diventare uno strumento utile nel tempo: un vero e proprio digital twin della struttura, da utilizzare in caso di ristrutturazioni, manutenzioni e implementazioni o revisioni degli impianti.

Il BIM è il cuore digitale di un progetto, ma la sua efficacia aumenta esponenzialmente se integrato con altre tecnologie emergenti. In questo modo è possibile abilitare un ecosistema digitale interoperabile lungo tutta la filiera edilizia.

I vantaggi del BIM

Secondo alcuni studi condotti su scala europea, l’adozione del BIM ha portato a una riduzione media del 33% degli errori di progettazione, un risparmio del 20% sui costi di costruzione e una diminuzione dei tempi complessivi del progetto del 15%⁽¹⁾.

Il BIM migliora il coordinamento tra le diverse discipline progettuali, consente un controllo più accurato dei costi attraverso la stima automatica dei computi metrici e riduce le rilavorazioni in cantiere grazie alla clash detection.

Inoltre, il monitoraggio costante tramite Digital Twin consente una gestione predittiva degli edifici, che può ridurre i costi di manutenzione fino al 30%².

L’integrazione con piattaforme cloud e strumenti di collaborazione in tempo reale incrementa l’efficienza operativa e favorisce un approccio realmente data-driven alla gestione del costruito.

BIM e impianti: ogni dettaglio conta

Per raggiungere tutti questi vantaggi in fase di progettazione, realizzazione e gestione dell’edificio, un aspetto fondamentale da curare è il LOD - Livello di Definizione, che è la somma di LOG - Livello Geometrico e LOI - Livello informativo e segue la norma tecnica UNI 11337 “Edilizia e opere di ingegneria civile – Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni”.

Un numero maggiore di dettagli inseriti può significare un impegno più dispendioso nelle fasi iniziali del progetto, ma è fondamentale nel medio-lungo termine, soprattutto per la realizzazione degli impianti elettrici, termici e di automazione.

Avvalendosi di una consulenza specialistica come quella di Telmotor e del network Diginnova, è possibile usare il progetto in BIM per:

  • Evitare clash tra discipline differenti (es. strutture vs. impianti)

  • Simulare il comportamento degli impianti e valutarne l’efficienza prima della costruzione

  • Generare computi metrici automatizzati e aggiornati

  • Pianificare con precisione la logistica di installazione

  • Modellare la BIM impiantistica con precisione e tenendo conto di ogni aspetto

  • Progettare impianti smart e connessi e pianificare la fornitura e l’installazione di sistemi hardware

  • Sviluppare piattaforme digitali per la gestione dei dati, la manutenzione predittiva e il controllo ambienti

Alcuni casi di successo

Edificio storico-religioso
Edificio storico-religioso

Intervento: Riqualificazione impiantistica attraverso un modello BIM ad alta definizione (LOD 400)
Vantaggi: Precisione millimetrica e tempi di esecuzione ottimizzati in un contesto delicato grazie all’uso di laser 3D, modellazione digitale e piattaforma CDE

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Polo logistico industriale
Polo logistico industriale

Intervento: Integrazione tra progetto BIM, sistemi BMS e automazione delle linee
Vantaggi: Pianificazione anticipata della posa impiantistica, azzeramento degli errori in fase di posa, sincronizzazione dell’arrivo di materiali e miglioramento globale dell’efficienza energetica dell’edificio

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Conclusioni

Formazione e cultura digitale: sfide e opportunità

In un mondo in cui sostenibilità, efficienza e flessibilità diventano fattori imprescindibili, il BIM si pone come architrave della costruzione del futuro. Edifici intelligenti, cantieri interconnessi, dati in tempo reale, ottimizzazione delle tempistiche e gestione proattiva: i vantaggi della progettazione in BIM sono moltissimi, ma si devono scontrare con alcuni problemi strutturali, primo fra tutti la formazione delle risorse.

L’upskilling di progettisti, impiantisti e fornitori tecnici è il primo passo per trasformare la progettazione “tradizionale” in una pratica intelligente, collaborativa e digitale. Telmotor e Diginnova sono state tra le prime realtà ad adeguarsi a questo nuovo modo di pensare gli edifici, con competenze, servizi e soluzioni pensate appositamente per il BIM.

Il BIM è una grande occasione per mettere insieme competenze progettuali, impiantistiche e tecniche specifiche e vedere ogni dettaglio degli edifici in modalità virtuale. Un vero e proprio digital twin dell’idea progettuale, da usare per migliorare la progettazione e rendere più efficienti le fasi di cantierizzazione, posa e installazione.

Un cambio di mentalità prima ancora che tecnologico: un approccio progettuale che mette al primo posto un pensiero progettuale collaborativo e una gestione delle complessità integrata. Il BIM è il futuro dell’edilizia, integrabile con software di produzione, sistemi BMS, impianti illuminotecnici e molte altre delle soluzioni Telmotor e Diginnova!

Key takeaways

  • BIM: Building Information Modeling = metodologia digitale per progettare, costruire e gestire edifici in modo collaborativo. Molto più di un modello 3D: un ecosistema informativo condiviso tra progettisti, impiantisti, committenti e specialisti.
  • Vantaggi: il BIM è un modello di progettazione integrabile con BMS, impianti innovativi, digital twin, realtà aumentata e raccolta dati in cloud. Un’innovazione essenziale, che permette di risolvere le complessità già in fase progettuale, organizzare la logistica degli interventi e ridurre gli errori in fase operativa, con un significativo risparmio di tempo e costi.
  • Ostacoli: la mancanza di risorse, tempo o formazione specifica in ambito BIM può essere un ostacolo all’innovazione edilizia.
  • Consiglio di Telmotor/Diginnova: per progettare edifici di nuova generazione bisogna considerare ogni aspetto strutturale, impiantistico e di automazione fin dall’inizio del progetto. Coinvolgere tutti i professionisti già nelle prime fasi permette la massima integrazione, abbatte i costi degli interventi successivi e permette di vedere l’edificio finito, prima ancora di iniziare!
¹ Dodge Data & Analytics – SmartMarket Report: The Business Value of BIM in Europe, 2021.
² Autodesk + FMI – Harnessing the Data Advantage in Construction, 2020.
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